Il compost è uno strumento straordinario per migliorare i suoli, favorire l'agricoltura sostenibile e ridurre l'impatto ambientale. Eppure, ci sono ancora molte idee sbagliate che ne frenano l'uso.
In questo articolo sfatiamo 5 dei miti più diffusi, per aiutarti a conoscerlo meglio e usarlo con consapevolezza.
1. "IL COMPOST PUZZA"
FALSO. Un compost maturo e ben prodotto non emette cattivi odori. L'odore tipico è simile a quello del sottobosco. Se puzza, vuol dire che il processo non è stato completato o che c'è un problema nella materia prima.
2. "IL COMPOST E' SOLO UN RIFIUTO TRASFORMATO"
FALSO. Il compost è un prodotto a tutti gli effetti, riconosciuto dalla normativa e se ben fatto, può essere anche certificato. E' il risultato di un processo controllato e scientifico, non un semplice scarto riciclato.
3. "E' UGUALE AL LETAME"
FALSO. Il compost è un prodotto molto diverso dal letame: è più stabile, più sicuro, più facile da gestire, non contiene semi di infestanti e non rischia di causare fermentazioni nel suolo. Inoltre è utilizzabile anche in agricoltura biologica.
4."NON SERVE SE IL TERRENO E' GIA' FERTILE"
FALSO. Anche i suoli fertili hanno bisogno di essere mantenuti vivi e attivi. Il compost migliora la struttura, aumenta la capacità di trattenere l'acqua e stimola la biodiversità microbica. E' un investimento nel tempo, anche su suoli già buoni.
5. "E' TROPPO CARO RISPETTO AI CONCIMI"
FALSO. Il compost non è un'alternativa ai concimi, ma un complemento. Nutre il suolo, non solo la pianta. I benefici sono duraturi: meno erosione, meno irrigazione, meno compattamento. E i costi si compensano nel medio termine con una maggiore sostenibilità e produttività.
CONOSCERE DAVVERO IL COMPOST SIGNIFICA USARLO MEGLIO. E SUPERARE QUESTI MITI E' IL PRIMO PASSO PER UN'ARICOLTURA PIU' RIGENERATIVA E SOSTENIBILE.
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